La Ferrata Vigneron a Caspoggio (Valmalenco, Sondrio) è una ferrata atletica, verticale ed esposta ma senza particolari difficoltà tecniche. La ferrata risale lunghe placche verticali abbondantemente attrezzate con staffe e fune molto tesa. Vista la bassa quota potrebbe essere percorsa praticamente tutto l’anno tranne nei freddi mesi invernali. La ferrata resta in ombra la mattina, e in generale riceve poco sole nei mesi invernali. Attenzione in inverno per possibilità di ghiaccio sul sentiero di rientro.
Ferrata: Si inizia con un muro a balzi, quasi verticale che nel tratto finale obliqua qualche metro a sinistra. Proseguiamo lungo un murettino di pochi metri che conduce alla grande cengia che troviamo al termine della prima porzione di ferrata.
Un facile traverso attrezzato verso sinistra (Nord) sul bordo della cengia conduce alla seconda sezione della ferrata. Questa sezione è più lunga della prima ed inizia con delle balze di roccia che alternano porzioni verticali e altre più appoggiate fino a condurre a una rampa quasi verticale. Un breve traverso conduce a un passaggio tra uno spigolo ed un diedro, piuttosto aereo ma spettacolare: alle spalle si gode di una vista a contrasto con il meraviglioso abitato di Primolo. La ferrata appoggia per qualche decina di metri percorrendo uno spigolo di roccia appoggiato.
A questo punto si giunge al tratto più verticale della ferrata, il muro della Vecchia Inghilterra, che si trova a sinistra della ferrata. Un vecchio settore di arrampicata con delle vie recentemente ripristinate. L’inizio di questo muro è per pochi metri strapiombante e richiede un breve passo un po' atletico ed esposto. Superatolo il muro continua verticale per qualche decina di metri.
Al suo termine la ferrata obliqua a sinistra (nord) e con facili balze conduce al breve ma bellissimo ponte tibetano. Il ponte è lungo circa 12 metri e termina con un breve muro verticale e molto aereo che si deve salire verticale per un paio di metri per poi aggirarlo a sinistra su un bellissimo ed aereo spigolo (meraviglioso sfondo su l’abitato di Chiesa Valmalenco e la valle di San Giuseppe). Superato questo spigolo lungo una decina di metri si giunge ad una comoda cengia. Per chi volesse evitare il ponte tibetano c'è un tratto di via ferrata che lo aggira continuando a destra sulla cengia per un percorso facile ed appoggiato.
Da qui la ferrata riprende con un altro bellissimo e lungo muro, in qualche punto verticale, che obliqua a tratti verso sinistra. La ferrata a questo punto è bella esposta sia sulla base della struttura rocciosa come sui paesi della Valmalenco. Al termine di questo muro la ferrata si abbatte e diventa più facile e appoggiata. Oltre alla soddisfazione della scalata da questo punto si gode, quasi improvvisamente, della meravigliosa vista sul Pizzo Scalino prima e poi sull’abitato di Caspoggio. Qui, benché facile, il percorso continua con la linea vita per un sentiero attrezzato che conduce al termine (1h 45' dall'attacco - ca 2h totali)