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Anello Riserva Naturale di Pian di Gembro (1350 m)

Dettaglio itinerario

Icona tipologia itinerarioTrekking Icona durata1:15 h Icona lunghezza4.84 km LBL_ICONA_DISLIVELLO71 m Icona difficoltàFacile

Oltrepassato il ponticello che precede il cartello stradale di Pian di Gembro (1350 m), si abbandona l'asfalto per fiancheggiare un ristoro e proseguire lungo il tracciato pedonale che scende al limite della torbiera. Questo settore della Riserva Naturale non sembrerebbe particolarmente insidioso, presentandosi come una zona umida interamente coperta di vegetazione come se ne trovano spesso in montagna. Ma e' meglio non farsi trarre in inganno: come comunicano i numerosi cartelli, e' molto pericoloso muovere anche pochi passi negli stagni, che reagiscono al peso del corpo come vere e proprie sabbie mobili. Restando sul tracciato segnalato non correremo nessun pericolo. La passerella in metallo supera un piccolo gruppo di pini silvestri e betulle e si immette su uno sterrato, si continua il percorso mantenendo la destra. Dopo pochi passi sulla sinistra possiamo raggiungere l’aula didattica della riserva dove è possibile osservare alcuni paludari allestiti con la flora e la fauna della zona. Per i più attenti sarà facile notare un carrello e alcuni binari, questi sono la testimonianza dell’attività estrattiva della torba che era effettuata nella prima metà del 1900. Subito dietro l’aula didattica è possibile percorrere una breve passerella in legno che permette di osservare “l’occhio della torbiera”. Si continua sulla strada sterrata fino a raggiungere l’inizio del Sentiero storico militare del Monte della Croce. Il percorso continua e si scende dalla strada sulla sinistra per raggiungere un lago artificiale formatosi dall’estrazione della torba. Superato il lago si devia sulla destra per raggiungere la chiesetta di San Fortunato; in questo punto il panorama sulla Valtellina è unico e merita una fotografia. Ritornando verso il laghetto si riprende la strada sterrata sulla sinistra e si entra in un bosco di abeti rossi. La strada sale leggermente fino a raggiungere le baite in località Valcheola (in questo punto il percorso incontra il sentiero 349 che sale da Aprica). Si continua sulla strada, superando una breve discesa, fino a trovare una deviazione sulla destra che ci riporta verso est e verso l’inizio del percorso. Superate le ultime due passerelle in legno ci si ritrova al punto di partenza.

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