Bormio, grazie alla sua posizione strategica in alta Valtellina, è sempre stata ricca e piuttosto autonoma. Lo dimostra il suo patrimonio culturale che, dalla Preistoria al Novecento, la rende unica tra le località di montagna non solo in provincia ma in tutto l’arco alpino.
Esplorare il centro storico di Bormio per conoscere la sua storia
Sai perché Bormio ha così tanti edifici storici e culturali? Perché si trova nel cuore delle Alpi ed è sempre stato un punto strategico per il passaggio delle vie commerciali e militari tra il Nord e il Sud Europa, riuscendo a mantenere a lungo autonomia e ricchezza. Attraverso i passi alpini, sulla strada dello Stelvio e su quella del Gavia, nei secoli scorsi transitavano regolarmente mercanti e soldati.
Un tempo questi erano i luoghi delle streghe, teatro di guerre ma anche di secoli di grande prosperità. Il XIV e il XVI secolo furono il periodo d’oro di Bormio, come dimostra il centro storico del paese, ricco di palazzi e di edifici storici: tra i più importanti da vedere il Kuérc, nell’omonima piazza dove si amministrava la giustizia, la Torre delle Ore dove rintoccava la campana della Bajona, e il ponte di Combo, proprio sulla strada del Passo Gavia da Bormio.
Itinerari culturali a Bormio e dintorni, in Alta Valtellina
L’intero territorio di Bormio, dall’epoca primitiva al Novecento, offre tanti piccoli gioielli che lo rendono unico.
Numerosi sono gli itinerari culturali vicino a Bormio da percorrere alla scoperta della storia di questi luoghi, tra arte, cultura e tradizione. Quello medioevale ha come fulcro le Torri di Fraele, fortificazioni militari all’imbocco dell’omonima valle, quello novecentesco prevede la visita alla diga di Cancano, alle aziende idroelettriche e al Villaggio sanatoriale a Sondalo. Senza dimenticare i resti e gli itinerari della Grande Guerra, con i sentieri della Prima Guerra Mondiale, le trincee allo Stelvio e al Gavia e il Forte di Oga a Valdisotto.